Dicono di lei:

 Figure - Memorie - Spazio.

Nasce ceramista, ripercorre le scuole di ceramica d’Italia; viaggia molto; Castelli d’Abruzzo, Deruta, Roma, Faenza, Triveneto, Liguria, Napoli. E da ognuna prende qualcosa, dove il colore, dove il disegno, dove la forma. Assorbe queste tipicità come un fiume che raccoglie tanti affluenti, e dopo , chi potrebbe riconoscere la provenienza delle acque? Lo fa con lo studio e l’impegno dell’autodidatta, come un allievo nella bottega del Maestro, solo che lei non ha Maestro. Assimila le loro storie e le loro bellezze, ma non le basta. Vuole, forse inconsapevolmente, la SUA ceramica, il SUO disegno, le SUE forme. Ormai non rappresenta più cose di Scuola Italiana: ora rappresenta un sogno. É una donna che, in modo impalpabile, mette l’animo di bambina e ne svela una parte in ogniuno di noi. Davanti alle sue opere vive il sogno delle favole.

                                                                     Luciano Tommaso Martelli.
                                                                     Storico.


Sandra Ferroni, fiorentina, sa dipingere sulla ceramica alla maniera degli antichi, che ornavano brocche e vasi, orci e unguentari con straordinaria abilità ispirandosi alle figure, agli animali, ai paesaggi. Ho lavorato anch’io e conosco le difficoltà di operare su una materia che dovrà sottostare all’immensa calura di una fornace: l’artista deve prevedere il risultato finale, deve tener conto di ogni dettaglio, con accuratezza, con esperienza. Un artista che si dedica alla ceramica dev’essere, prima di tutto un artigiano. Sandra Ferroni ha guardato le maioliche del Settecento, ha apprezzato gli smalti blu di Della Robbia, conosce il fascino della scuola di Faenza che il mondo ci invidia. Ho sempre sostenuto che il colore, in pittura, abbia precedenza su ogni altra cosa: ebbene, nella ceramica, il colore viene esaltato dal fuoco che fa sfolgorare gli azzurri, che sublima i verdi smeraldi, che da luce ai gialli solari. La nostra artigiana-artista ha saputo orchestrare colori e segni dando loro il giusto ritmo, la giusta armonia che - hanno saputo raggiungere uno stile, un suo personalissimo stile.

                                                                     Bruno Cassinari.


L’oggetto amico.

Oggetto amico dell’uomo è stato definito da Brecht quello uscito dalla mano dell’artigiano, palpitante ancora dell’emozione creativa. L’oggetto che non nasce con la mediazione della macchina dalla fredda perfezione della fabbrica, ma emerge dall’incontro diretto dell’uomo con la materi come in una compiuta armonia tra l’organico e l’inorganico, tra il fisico e lo spirituale.
Tali ci sembrano gli esemplari che formano l’oggettistica di Sandra Ferroni. Forme da contemplare, corredo dell’uomo per soddisfare la sua ansia di bellezza. Ora Sandra conosce i segreti dell’argilla, le virtualità degli smalti, le potenzialità dei colori. Conosce la lotta che l’operatore ingaggia con la materia che prende a formare, conosce la felicità provocatadall’oggetto che esce dal forno con lo splendore letificante della nascita perfetta. Nella materia formata, Sandra fa confluire tutta la sua esperienza e umanità: le sue scelte tematiche, le sue predilezioni visive, la sua cultura e sensibilità. In sintesi la sua personalità.


                                                                     Elvio Natali


La Nazione - Siena 16-03-2008 Arte
Corriere di Firenze 14-03-2008

Francesco Querusti.
“Colori e fantasia”, Sandra Ferroni espone a Pienza.

Sandra Ferroni presenta a Pienza le sue nuove creazioni, pensate e dipinte a Rufina, paese che la vede presente ad ogni angolo di strada con le sue targhe ed opere, come la bellissima Madonna di Poggioreale e il crocifisso in fusione di vetro, che hanno restituito alla chiesetta ottocentesca in cima al colle la dignità di cappella patrizia. L’artista rufinese ha portato nell’armoniosa Pienza le sue nuove realizzazioni: un modo di concepire l’arte proprio di Sandra che, quando modella i suoi piatti in ceramica, i suoi gatti, i suoi cani, così come quando dipinge, mette insieme ad un sorriso anche un messaggio di speranza.


Concerto a Villa Poggio Reale. 2008
Sandra Ferroni è un’artista poliedrica; il suo amore per l’arte l’ha portata fino in Sudamerica a restaurare un antico altare. Negli ultimi anni si è dedicata alla maiolica italiana e alle terracotte artistiche. In mostra una ventina di suoi splendidi dipinti su tela damascata.


La Nazione - Rufina - 2010

Connubio fra arte e territorio. In mostra le opere della Ferroni.

Alla Rufina Sandra Ferroni sta realizzando opere importanti che lasceranno un’impronta indelebile nel tempo. L’artista ha recentemente portato a termine un restauro conservativo della Madonna di Turicchi e ha realizzato diverse targhe commemorative in maiolica che rappresentano le vecchie strade del Comune, insieme allo stemma ufficiale posizionato sul palazzo comunale. Si sta ora dedicando alle terracotte artistiche e anche a splendidi dipinti. Oggi mostra espositiva a Oromatto, a Firenze.



intiscana.it Arte e cultura, il portale ufficiale della Toscana. Marzo 2010.
Le meraviglie di Alice arrivano a Firenze. Di Mariangela della Monica.

Da oggi l’attesissimo film di Tim Burton “Alice in Wonderland” sbarca nei cinema italiani. E alice, da domani , salterà fuori dai libri e persino dai cinema per far visita alle botteghe di Via dei Servi. Si inagura infatti il 4 marzo 2010 la mostra WONDERLAND che avrà come protagonisti Alice e i protagonisti della favola di Lewis Carrol. Dalla libreria inaugurata a dicembre dal sindaco Matte Renzi, alla bottega dell’ elettricista, dalla sartoria al ristorante, le vetrine di via dei Servi esporranno le opere dell’artista Sandra Ferroni. Tele e ceramiche dedicate alle favole di Alice e, per par condicio, al toscanissimo Pinocchio. Una mostra un po bizzarra, un po curiosa e molto molto colorata. La sfida della mostra nasce dal grande lavoro di Sandra Ferroni e di Anna Gazzi di OroMatto, due amiche unite dalla passione per l’arte e per il bello. Due donne, che dedicano questa mostra, a pochi giorni dalla festa dell’8 marzo, a tutte le donne, in particolare a quelle che, crescendo, sono riuscite a rimanere un po bambine, conservando la curiosità e, soprattutto, la capacità di sognare.



intoscana.it Arte e Cultura, il portale ufficiale della Toscana. Maggio 2011.
A San Gimignano arrivano i colori di Sandra Ferroni.

San Gimignano ha una nuova galleria, La Terrazza, dedicata alle arti visive. Ad inagurare gli spazi l’interessante mostra dell’artista Sandra Ferroni, visitabile fino a luglio. Nella città storica dalle cento torri, turisti e cittadini potranno ammirare le creazioni e le tele di questa pittrice-ceramista che esprime le sue emozioni creando animali fantastici, bizzarramente agghindati e tele che sembrano rappresentare i nostri sogni. La mostra è stata inagurata il 23 aprile scorso, la presentazione è stata affidata allo storico Luciano Martelli.



Di Luciano Martelli: Dipinti e sculture di Sandra Ferroni.

In questo posto magico dove la storia ha scandito i suoi tempi c’è Poggio Sant’Angelo, una Country House che raccoglie i pensieri e le memorie. Qui ci ha condotti il genio di Sandra. Trentacinque tele, molte assai grandi dipinte su arazzi, in ognuna il volto gioviale e soddisfatto della curiosità femminile. Particolare curioso: lo sguardo delle donne ritratte sulle tele è sempre obliquo nell’espressione tipica della meraviglia che genera sbigottimento. Sguardo trasversale che segue il visitatore invitandolo a cercare i particolari e i segreti nascosti nei grovigli colorati del sogno prima di salutarlo maliziosamente affidandolo alla tela successiva.



La Nazione - Rufina 28 Settembre 2011

Bacco artigiano al traguardo, la carica dei diecimila visitatori.


L’ultima giornata dell’evento è stata dedicata all’inaugurazione del monumento dedicato ai 150 anni dell’unità d’Italia. Erano presenti oltre al sindaco ed alla giunta, anche il prefetto di Firenze, Paolo Padoin. Il monumento è stato realizzato con 5 lastre di pietra serena ritrovate all’interno di villa Poggio Reale, assemblate da volontari e, sulla loro sommità è stato sistemato un libro in ceramica realizzato da Sandra Ferroni.